Fontanone dell'Acqua Paola

 

È la mostra dell'Acqua Paola. Fu costruita nel 1610 - 1612 per celebrare l'impresa di restauro dell' antico acquedotto di Traiano. La forma della fontana è simile a quella del Mosè, realizzata due decenni prima. Architetto dell'impresa fu infatti lo stesso Giovanni Fontana. Anche Flaminio Ponzio contribuì alla sua realizzazione ed è autore forse anche dell' iscrizione dell'attico. In questa iscrizione si fa riferimento erroneamente all'antica Acqua Alsietina portata a Roma sotto Augusto. Invece l'acquedotto riattivato è quello costruito da Traiano un secolo più tardi. Le belle colonne di granito della fontana provengono dalla loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro. In quegli anni al suo posto veniva realizzata la nuova facciata di Carlo Maderno. Nel 1690 all' epoca di Alessandro VIII Ottoboni, quando aumentò la portata dell' acquedotto fu aggiunto il vastissimo bacino. Fu anche aperto l'arco centrale dal quale si poteva ammirare il retrostante orto botanico.

La fontana è costituita da un grande prospetto architettonico di candido marmo con tre arcate di uguale dimensione. Nelle ali laterali ci sono due archi più piccoli sormontati da finestre cieche. In alto c'è una grande iscrizione. In cima c'è un'edicola con timpano arcuato ornato con lo stemma di Papa Paolo V. Ai margini delle parti architettoni che, ci sono volute e animali araldici della famiglia Borghese. Nelle tre arcate maggiori ci sono finestre aperte sul giardino retrostante. Una ricca cascata d'acqua scaturisce sotto ognuna delle cinque arcate, cade in un finto catino e infine nel vastissimo bacino.



Localizzazione