Fontana di P.zza S.Maria in Trastevere

 

La fontana prende il posto di numerose altre costruite in questo luogo nel corso dei secoli e ricordate dalle fonti. Il suo funzionamento fu discontinuo per il precario stato dell'acquedotto di Traiano restaurato ripetutamente a partire da Papa Adriano I, nel 775. Fu per lungo tempo anche l' unica fontana pubblica di Trastevere. Essa fu ripristinata intorno al 1499 per volere di Giovanni Lopez, segretario di Alessandro VI Borgia, con disegno attribuito al Bramante. La fontana si trovava sul lato della piazza opposto alla chiesa.

Per la scarsità d'acqua, tra la fine del Cinquecento e l'inizio del secolo successivo, fu allacciata all'acquedotto Felice. A questo scopo l'acquedotto fu prolungato anche da questo lato del fiume. Ma pochi anni dopo, con il definitivo restauro dell' Acqua di Traiano, fu alimentata con l'Acqua Paola. Nel 1658 Gian Lorenzo Bernini demolì la fontana e la ricostruì al centro della piazza. Nel 1692 Carlo Fontana diede alla fontana l'aspetto che ha oggi. Ingrandì la vasca e sostituì le conchiglie ornamentali. La fontana odierna è tuttavia solo una copia fedele di quella del Fontana, in quanto essa fu in interamente rifatta in bardiglio, un tipo di marmo grigio, nel 1873 dal Comune che fece incidere il proprio stemma all'interno delle conchiglie.

La fontana si trova al centro di Piazza Santa Maria in Trastevere. È costituita da una vasca ottagonale. La vasca è ornata da quattro grosse conchiglie, dalle quali zampilla l'acqua.

 



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