Fontana del Mosč

 

È la mostra dell'Acqua Felice. Fu inaugurata nel 1587 insieme all'acquedotto, ultimato sotto Sisto V. È la prima mostra d'acqua del la Roma moderna. Sisto V diede ordine di demolire parte dei ruderi delle Terme di Diocleziano, perché la fontana fosse più visibile. I ruderi furono utilizzati per spianare lo spiazzo davanti alla fontana. Fu realizzata su disegno di Domenico Fontana, architetto di fiducia di Sisto V. Quando fu inaugurata, i rilievi laterali erano ancora in gesso e nel pannello di destra era raffigurata la scena con "Gedeone che sceglie i soldati dal loro modo di bere". Questa fu sostituita da quella attuale nel 1590. Gli originari leoni anti chi, due di porfido bigio e due di marmo bianco, che provenivano rispettivamente dalla Piazza del Pantheon e dalla porta di San Giovanni in Laterano, furono sostituiti da copie all'epoca di Gregorio XVI. Da allora sono con servati nei Musei Vaticani. Dalle cannelle poste in bocca ai leoni sgorga l'acqua potabile.

La grande fontana in travertino è arricchita da quattro preziose colonne antiche in marmo cipollino e africano. Essa è addossata a un serbatoio d'acqua. È formata da tre arcate di uguali dimensioni, da un'immensa iscrizione in alto e da un fastigio con lo stemma di Papa Sisto V, sorretto da angeli. Nell'arcata centrale si trova la massiccia statua del "Mosè", scolpita da P.Antichi e L.Sormani. Nell'arcata di sinistra G.B.Della Porta scolpì il pannello che raffigura "Aronne alla guida del popolo assetato".

Nell'arcata di destra F.Vacca e P.P.Olivieri realizzarono il rilievo con "Giosuè che guida i soldati verso il Mar Rosso". Sotto ogni arcata c'è una vasca alimentata da una cascata d'acqua che scaturisce dalla roccia posta ai piedi delle rispettive figurazioni e da zampilli provenienti dalle bocche di quattro leoni accosciati, che si trovano davanti alla base delle quattro colonne. La fontana è protetta da una balaustrata. Negli spicchi sopra gli archi e sopra il fastigio sono scolpiti gli emblemi di Papa Sisto V: stelle, leoni rampanti con pere e i tre monti.