Fontana delle Naiadi

 

Si tratta della mostra dell'Acqua Pia Antica Marcia. Nel 1870, quando fu inaugurato il nuovo acquedotto la piazza era molto diversa da quella attuale. La fontana, di forme più semplici, era spostata verso la vecchia stazione ferroviaria, costruita in quegli anni. Nel 1885 il Comune decise di spostare la fontana nel punto d'incrocio tra gli assi di Via Nazionale e Via Vittorio Emanuele Orlando. Nel 1888 Alessandro Guerrieri ridisegnò lo schema dei bacini, ma mantenne quasi inalterato il gioco d'acqua. In occasione del ricevimento a Roma dell'imperatore tedesco Gugliemo II, furono provvisoriamente aggiunti quattro leoni di stucco. Nel 1897 fu approvato il progetto decorativo di Mario Rutelli. Il progetto prevedeva un gruppo centrale con un tritone e quattro "naiadi" ai lati. Le quattro ninfe furono sistemate nel 1901. Il gruppo centrale fu realizzato solo nel 1911: invece del tritone fu messo Glauco con un delfino.

La fontana è formata da tre bacini circolari concentrici e quattro vasche semicircolari messe a croce. Le vasche sono ornate con gruppi di sculture che rappresentano tre "naiadi", ovvero ninfe delle acque dolci, e una "nereide", ninfa del mare. Quest'ultima si riconosce perché è abbracciata a un cavallo che simboleggia le onde. La ninfa dei laghi è rappresentata abbracciata a un cigno, quella delle acque sotterranee gioca con un rettile. La ninfa dei fiumi è avviluppata da un mostro che ha la forma di un serpente. Il serpente allude all'andamento dei corsi d'acqua. Al centro c'è Glauco, divinità marina, protettrice dei porti, che stringe un pesce. Dal la bocca del pesce esce l'altissimo getto centrale. Tanti piccoli zampilli sono disposti a corona intorno al bacino centrale e quattro getti bagnano le ninfe.