Fontana di Palazzo Corsini

 

Autore del gruppo è lo scultore Giuseppe Poddi, che probabilmente prese come modello i tritoni della contemporanea Fontana di Trevi. La Fontana dei Tritoni era una delle parti più belle del giardino settecentesco di Palazzo Corsini, disegnato, insieme al palazzo, dall'architetto fiorentino Ferdinando Fuga. All'epoca la fontana era messa al centro di un emiciclo di alloro ad archi, che formava il cosiddetto "teatro di verdura". In questo luogo i Corsini in estate tenevano incontri letterari. L'edificio semicircolare era posizionato lungo una linea entro la quale si trovavano molte fontane. Questa linea, che partiva dalla villa e saliva fino al Gianicolo, terminava in una fontana a nicchia.

Nel 1883 il palazzo fu venduto allo Stato italiano per divenire sede dell'Accademia dei Lincei. Il giardino, ceduto all'Università di Roma, fu destinato a Orto Botanico. L'emiciclo fu allora soppresso. Nel 1990 la fontana è stata oggetto di un restauro con servativo, realizzato grazie al contributo di Italgas. La fontana è costituita di una vasca a forma di quadrifoglio, in marmo di Carrara. Al centro del la vasca c'è un gruppo di travertino che raffigura due tritoni. Le due figure, una di aspetto più giovanile e l'altra più anziano, sono distese su un fianco e sorreggono con le braccia un canestro di fiori e frutta. Dal canestro esce uno zampillo d'acqua.