Circa settanta metri quadri della volta di una delle gallerie, lunga cento metri, costruite dall'Imperatore Traiano per cancellare la Domus Aurea neroniana e realizzare sulla stessa area le grandi terme che portano il suo nome sono crollati oggi. Una grande voragine si è aperta nel soprastante Parco di Colle Oppio
La galleria viene identificata tecnicamente come "quindicesimo locale" ed è utilizzata come deposito per i reperti rinvenuti nell'area archeologica.
Probabile causa del crollo le infiltrazioni d'acqua a seguito delle ultime piogge. Ben 150 ambienti sotterranei sul Colle Oppio, infatti, non sono mai stati impermeabilizzati e sono soggetti a tale problema.
La situazione dell'area archeologica sul Colle Oppio è critica ormai da anni. La Domus Aurea, con i suoi 30.000 metri quadrati di affreschi e stucchi è stata soggetta a chiusure più o meno prolungate, l'ultima nel dicembre 2008 proprio per il pericolo di crolli.
Il commissario straordinario per la Domus Aurea, Luciano Marchetti definisce la situazione "di grandissimo allarme", ma assicura che sin da domani inizieranno il avori per mettere in sicurezza l'area della galleria coinvolta nel crollo.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Roma, Umberto Croppi ha dichiarato all'ADNKronos: ”Non ci sono danni di alcun tipo alla Domus Aurea che anzi e’ in una fase di consolidamento. Quello che e’ crollato e’ un grottone laterale che non riguarda direttamente il Palazzo costruito da Nerone. Il crollo ha riguardato uno degli ambienti chiusi al pubblico e utilizzato come deposito. E’ stato certamente ingente e sono rimasti sepolti molti reperti che pero’ sono recuperabili. La volta, invece, non potra’ essere recuperata. Adesso la zona e’ stata messa in sicurezza e si sta facendo la diagnosi degli altri ambienti”.
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