Si inaugura oggi al Chiostro del Bramante ''Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito'', l'esposizione, che per la prima volta a Roma, racconta la figura di uno dei personaggi storici più conosciuti nel mondo: condottiero, guerriero, governante illuminato.
La mostra si sviluppa in un’atmosfera ovattata tra fasci di luce che illuminano i reperti. Fra le 200 opere presenti si segnalano per importanza e bellezza il Cesare Chiaramonti dei Vaticani, l’unico ritratto che si ritiene veritiero, il rilievo con la costruzione del porto di Terracina che documenta l’opera di Cesare in campo edilizio, la tavola di Eraclea che si riferisce al campo legislativo. Sono una rarità le armi dell’assedio di Alesia, individuate negli scavi voluti da Napoleone III, la grande statua di guerriero gallico da Avignone. Viene dal British Museum di Londra il Tesoro di Arcisate, un completo da vino in argento forse mai utilizzato, dal Louvre di Parigi il Vaso di Sosibios e la statua di Venere Genitrice posta da Cesare nella cella del tempio a lei dedicato nel foro, da Amiternum un raro letto bronzeo.
Ancora: l’incontro con l’Egitto e Cleopatra si ritrova nel Cesare verde che viene da Berlino e nel diffondersi della moda egizia nelle case del patriziato romano di cui viene riproposto un lussuoso interno. Il piano superiore è riservato al mito, illustrato per lo più da grandi dipinti di forte impatto visivo con opere di Rubens, Camuccini, Mattia Preti, Motte. Splendidi il rilievo di Desiderio da Settignano e il disegno a matita di Cleopatra di Michelangelo, donato a Tommaso de’ Cavalieri e da questi a Cosimo I de’ Medici.
"E' una sfida perche' affronta di petto un argomento cosi' significativo per la citta'. Spesso diamo per scontato il nostro enorme patrimonio che ha formato la cultura universale'', ha detto il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo all'inaugurazione cui erano presenti l'assessore capitolino alla cultura, Umberto Croppi ed il sovrintendente ai beni culturali di Roma, Umberto Broccoli.